Il CPS ‘Tasca D’Almerita’ al 31° Europeo per club
Il Circolo Palermitano Scacchi ha recentemente partecipato al prestigioso Campionato Europeo per Club a Skopje, ecco il corposo report del nostro Maestro Riccardo Gueci:
“Storica partecipazione del Circolo Palermitano Scacchi e dell’intera Sicilia all’Europeo per Club che si è svolto dal 17 al 25 ottobre 2015 a Skopje in Macedonia.
Insieme infatti ai Campioni d’Italia di Padova ‘Obiettivo Risarcimento’, di Modena ‘Worldtradinglab club 64’ e nel femminile del ‘Fischer Chieti’, il nostro sodalizio ‘Tasca D’Almerita’ ha registrato la sua prestigiosa presenza nella più importante manifestazione a squadre al mondo, la Champions scacchistica per club, ancora più importante delle Olimpiadi scacchistiche, in quanto le migliori squadre in lizza erano un concentrato dei più forti giocatori al mondo (ben 33 over 2700) ad esclusione dei soli Carlsen ed Anand.
Per la verità già nel 2007 il Circolo Palermitano Scacchi, giungendo secondo alle spalle di Marostica (per un’inezia) aveva maturato tale diritto, ma allora non si riuscì ad organizzare l’importante trasferta. Stavolta grazie a Tasca D’Almerita e al Comune di Palermo ci si è riusciti.
Il 31° Europeo è andato meritatamente ai russi di ‘Siberia’ che ha schierato uno strepitoso Kramnik (4,5 su 5), Aronian, Grischuk, Li Chao, Wang Yue, Korobov e Kokarev che hanno vinto tutti gli incontri tranne l’ultimo pareggio proprio con una straordinaria Padova (Leko, Karjakin, Nakamura, Vachier Lagrave, Bacrot, Vocaturo, Dvirnyy e Godena) che ha perso il podio per 0,5 di BH. Una disdetta. Appaiati ai veneti invece al secondo posto ma in ordine di migliore BH i campioni uscenti dell’Azerbajan ‘Socar’ (Topalov, Giri, Caruana, Adams, Radjabov, Mammedjarov, Mammedov, Safarli e Tukmakov) e i russi del ‘Mednyi Vsadnik’.
Modena che schierava Swiercz, Brunello, Ortega, D’Amore, Caprio, Franchini e Frigeri ed ha concluso alla fine leggermente sotto le aspettative al 15° posto.
Ma andiamo a noi: Mladen Palac, Piero Mazzilli, Andrea Amato, Claudio Mangione, Renzo Ramondino, Riccardo Gueci, Mimmo Valguarnera e il Presidente Guido Inglese, i protagonisti palermitani di tale storica partecipazione, questo indipendentemente dal risultato finale che partendo dal n.33 su 50 non poteva assolutamente essere d’alta classifica.
Il 40° posto finale potrà sembrare un po’ sotto tono, ma considerate che a un turno dal termine eravamo al 34° posto e se nell’ultimo incontro con gli inglesi del ‘Blackthorne’ non si fosse deciso di schierare la formazione più ‘debole’ per il piacere di far giocare tutti (anche il nostro presidente) certamente si sarebbe fatto meglio del 2 a 4 e forse si sarebbe potuto raggiungere anche il 25° posto. Ma è un dettaglio, nel panorama di estrema euforia che ha accompagnato per tutto il campionato i nostri giocatori.
Si è giocato con dei fortissimi Grandi Maestri russi da 2660, con finlandesi, macedoni, kosovari, svedesi, danesi e inglesi, tutti o quasi sempre, un po’ o molto, più forti per Elo di noi, ma ci siamo difesi a volte con onore, a volte un po’ meno, ma sempre a testa alta, con orgoglio e divertendoci davvero molto.
Il Grande Maestro croato Mladen Palac con 4 su 7 è stato il migliore (beh direi) ma avendoci sempre abituati a prestazioni eccellenti, in un paio di occasioni ci è sembrato addirittura che potesse fare di più, ma a Skopje gli avversari erano davvero tosti, anche se con un Elo non alle stelle, e tutte le partite sono state dure.
Il Maestro Fide Piero Mazzilli in seconda scacchiera, partendo sparato con una patta con il GM Dubov (2660), ci aveva fatto illudere di una performance straordinaria, purtroppo poi ha dovuto fare i conti con l’altrui agonismo e sprecando a volte qualcosa ha chiuso un po’ in sordina. E’ stato il nostro brillante e simpatico capitano, ma all’ultimo turno lo abbiamo fischiato sonoramente (scherzando ovviamente) per la scelta fatta.
In terza scacchiera il Maestro Fide Andrea Amato invece pagando forse l’emozione di un così prestigioso appuntamento, non ha ripetuto le brillanti prestazioni dell’ultimo campionato italiano ed ha sprecato parecchio specie all’inizio. Poi si è ripreso, ma giocare sempre con avversari più forti non è semplice.
Il Maestro Claudio Mangione in quarta ha cercato di resistere agli assalti avversari, a volte anche riuscendoci. Anche lui però forse poteva essere più fortunato in alcuni frangenti.
Renzo Ramondino, il Maestro di Civitavecchia ormai siciliano d’adozione, ha invece fatto il suo ed è stato come al solito il preparatore ufficiale d’apertura quasi dell’intera squadra, ma naturalmente anche lui si è lamentato di alcune posizioni che sebbene con giocatori più forti poteva gestire meglio.
Chi vi scrive, l’over ‘60 Maestro Riccardo Gueci, tornato a giocare a cadenza classica dopo circa 10 anni d’inattività non poteva pretendere chissà cosa con avversari in media oltre 200 punti Elo in più, ed ha salvato la faccia solo all’ultimo. Ma ha avuto principalmente il merito di giocare in quinta e una volta in quarta lasciando l’ultima scacchiera al Maestro Mimmo Valguarnera che per numerosi turni è stato il più sorprendente della squadra, imbattuto fino al quinto compreso. Tutti noi passavamo la mattina a prepararci contro gli avversari da incontrare, Mimmo era l’unico che nemmeno voleva sapere con chi doveva giocare e preferiva fare lunghe passeggiate per Skopje (a proposito carina la città, con grandi viali e molto pulita), poi il pomeriggio giocava, ipnotizzava gli avversari, e sovvertendo posizioni diciamo dubbie, faceva risultato. Bravo!
Infine il Presidente Guido Inglese ha ben curato ogni dettaglio e si è pure preso il gusto, come su scritto, di incidere il suo nome all’ultimo turno fra i giocatori.
L’Europeo femminile invece è andato alle favorite georgiane ‘Nona’ davanti alle macedoni e alle russe. Qui il Fischer Chieti ha rispettato il pronostico piazzandosi sesta, ma forse poteva pure sperare in qualcosa di più. Da segnalare però che oltre Monika Socko, Olga Zimina ed Eugenia Di Primio ancora Palermo era presente con Tea e Laura Gueci. Le ragazze palermitane si sono ben difese ma certo alla fine forse sono più i rimpianti sebbene anche loro hanno quasi sempre giocato con avversarie sulla carta più forti.
Ottimo il Campionato, molto ben organizzato fin nei minimi dettagli. Dai metal detector ad un numero elevatissimo di arbitri (uno ogni due incontri), ai badge, alle telecamere, alla sicurezza ecc. Un centinaio fra Open e femminile le scacchiere seguite in diretta fra internet e video. Certo potevano essere di più ma il giorno dopo riuscivano a trascrivere tutte le partite anche delle non trasmesse e credetemi non era un lavoro da poco. So che i nostri tifosi si sono lamentati di non averci potuto sempre seguire in diretta (anzi escluso il primo turno mai), ma onestamente dipendeva molto da noi non essere risaliti in 11° accoppiamento.
Insomma un’esperienza stupenda. Essere a contatto con tutti i top player, vederli giocare dal vivo, vederli commentare, scherzare, ridere, giocare lampo o a quadriglia la sera, è stato impagabile, ma anche poterne incontrare qualcuno alla scacchiera e così tanti forti giocatori, davvero splendido. E chissà se riusciremo a ripeterla. Incrociando le dita speriamo di sì.”
Riccardo Gueci