Il DT Bifulco annuncia le nuove cadenze rapid

“A cosa serve avere degli orologi elettronici se poi si usano come quelli meccanici”.
Si apre il 2014 e lo slogan è sempre lo stesso: cercare di fare sempre meglio.
Gli eventi rapid, in fortissima crescita rispetto agli anni precedenti, hanno dimostrato di svolgere perfettamente il loro ruolo; tornei con lo scopo di divertirsi e di tenersi allenati, dove le differenze si affievoliscono grazie alla cadenza ridotta, permettendo a giocatori con anche 3-4 categorie di svantaggio di potersela “giocare” contro avversari molto più quotati, cosa che a tempo lungo è molto più improbabile.
Ma il rovescio della medaglia è proprio dietro l’angolo: la cadenza breve fa si che sulla scacchiera si possano verificare eventi spiacevoli, come pezzi che volano, speculazioni, partite stravinte perse per il tempo; causando spesso contestazioni oltre che malumori.
Il nostro scopo è quello di promuovere il gioco degli scacchi, e di certo veder concludere partite con i pezzi che volano dalla scacchiera senza nemmeno capire cosa stia succedendo è una cosa che non vorremmo mai vedere.
Per questo le nuove cadenze rapid con tutta probabilità saranno: 5’+1”, 10’+1”, 14’+2”.
L’ obiettivo è semplice: con un incremento così esiguo (per raggiungere 1 minuto di incremento servono ben 60 mosse!), le cadenze “tradizionali” rimangono intatte nella loro essenza, ma al contempo si evitano tutti i problemi prima citati.
Solitamente con l’incremento ad esempio i 5 minuti diventano 3’+2” oppure i 10 diventano 5’+5”, questo a mio avviso distrugge totalmente le cadenze tradizionali, perchè vero è che alla fine facendo 60 mosse è come avere 5 minuti normali, ma partire con soli 3 minuti vuol dire non poter pensare ne in apertura ne in mediogioco.
Invece dando solo 1 secondo di incremento, o 2 nei semilampo, vuol dire che la cadenza resta praticamente identica, ma in caso di zeitnot, si riesce comunque a fare la mossa; questo garantisce in posizioni vinte facilmente di portare il punto a casa senza far volare i pezzi, o di pareggiare se la posizione è pari annullando la speculazione.
Il tutto non va ad intaccare la “tradizionalità” in quanto in posizioni più “complesse” l’incremento di 1 secondo è davvero esiguo e quindi perdere per il tempo è possibile.
In questo modo è ancora possibile “giocare per il tempo”, ma solo in maniera “corretta/sportiva”, cioè: se la posizione è complessa, con poco tempo si fanno sviste. Il “secondo” di incremento garantisce 1. che posso muovere senza far volare i pezzi. 2. Che se mi trovo in un finale re e donna contro re posso vincerlo anche se mi rimangono 2 secondi, oppure se sono in un finale patto con alfieri di colore contrario, posso riuscire a pareggiare.
Pertanto nei prossimi tornei vedremo di sperimentare queste cadenze, sperando di aver fatto la scelta azzeccata!