Non Primi, Ma Meglio dei Primi (47° CIS Master)
Condividiamo un corposo articolo del nostro Franco Giammona, papà del piccolo Federico, a riguardo dello scorso Campionato Master disputato a inizio Maggio; a dimostrazione del calore di tutti i nostri soci verso i nostri “giovani” di punta, un plus che ci ha spinto fino al 4° posto finale (3° ex aequo).
“L’edizione numero 47 del Campionato Italiano Master di Scacchi, svoltosi dal 29 aprile al 3 maggio scorsi a Civitanova Marche ha costituito, per il Circolo Palermitano ScacchiBanca Nuova, semplicemente, una spettacolare avventura. Con uno sviluppo della competizione ed un risultato finale che è andato molto, ma molto oltre le più rosee aspettative… Le righe che seguono costituiscono, oltre che la cronaca puntuale della gara, anche il tentativo di descrivere il groviglio di contrastanti sensazioni che lo sviluppo dei fatti ha generato in tanti di noi, che abbiamo trepidato, sperato, esultato insieme ai nostri campioni, in un afflato corale ed appassionato che ci ha commosso e ci ha esaltato tutti quanti…
Al torneo sono presenti i più forti scacchisti italiani, con l’aggiunta, di peso non indifferente, di una quindicina di GM stranieri della più varia provenienza (americani, francesi, polacchi, sloveni, croati, ungheresi). Squadre fortissime, con medie ELO spaventose: la squadra Obiettivo Risarcimento di Padova, ad esempio, schiera ben sette GM, di cui tre stranieri, il nippo-americano Nakamura ed i francesi Vachier-Lagrave e Bacrot, con una media ELO di squadra di ben 2608 punti! Ma ci sono altre squadre che non sono tanto da meno: la WorldTradingLab Club64 di Modena ha tra le sue file ben tre GM ed una media ELO di 2522 e l’A.S.D. Circolo Scacchi R. Fischer di Chieti schiera anch’essa tre GM ed ha una media ELO di 2509 punti…
I nostri, capitanati dal nostro presidente Guido Inglese, al loro confronto, sembrano un vaso di coccio tra vasi di ferro: la nostra prima scacchiera, il GM croato Mladen Palac, con 2578 punti, è soltanto 9° nel ranking individuale, mentre la media ELO dei nostri, che sono, oltre Palac, i FM Piero Mazzilli, Andrea Amato e Renzo Ramondino ed infine Mario Ferro è di soli 2385 punti, vale a dire che in partenza siamo in ottava posizione su 19 squadre…. Il nostro Andrea Amato, ad esempio, nel ranking individuale è non meglio che 50°, Piero Mazzilli 39°, Mario Ferro 62° ed infine Renzo Ramondino 93°… La salvezza appare comunque ampiamente alla nostra portata, un risultato superiore sarebbe molto bene accetto, mentre il podio appare, francamente, un miraggio.
Ma per fortuna si comincia in discesa, siamo nella metà superiore del tabellone, in ottava scacchiera e ci toccano i Fiorentini della DLF Firenze A, diciassettesimi nel ranking e sulla carta, pertanto, più deboli di noi. Rispettiamo agilmente il pronostico, imponendoci per 3½ a ½, con le brillanti vittorie di Mladen, Piero e Andrea ed il pari di Renzo, saliamo nel tabellone e ci ritroviamo al secondo turno contro i temibilissimi teatini, a loro volta facili vincitori al primo turno per 4 a 0. Siamo nettamente sfavoriti. Tutti e quattro i nostri partono in netto svantaggio contro i rispettivi avversari: addirittura Mario Ferro, in quarta scacchiera è sotto di quasi duecento punti rispetto a Denis Rombaldoni, sulla carta siamo ampiamente sconfitti, ma proprio in questa sfida impossibile si materializza il primo esaltante capolavoro dei nostri! Mladen fa la sua parte in prima scacchiera pareggiando contro il quotato polacco Bartosz Socko, emulato da Piero che costringe alla patta Axel Rombaldoni, campione italiano individuale, mentre la sofferta sconfitta di Andrea in terza scacchiera contro il sudamericano Garcia Palermo (sconfitta che sarebbe rimasta l’unica) viene rimediata dalla sorprendente ed esaltante vittoria che Mario conquista, strapazzando un deludentissimo Denis Rombaldoni! Incredibile 2 a 2 e squadra che consolida la sua quarta posizione dietro ai tre team supertop, Modena, Padova e Chieti, lasciandosi tutti gli altri alle spalle!
Il terzo turno sembra agevole, ci toccano i veneti del Grifone di Arzignano, che hanno iniziato bene e sono risaliti nel tabellone, ma che sono inferiori alla nostra squadra. 2385 contro 2307 la media ELO e vantaggio in partenza di tre su quattro dei nostri. Tra i quali, però, manca Andrea, lasciato a riposo. La sera avanti, quando me lo aveva preannunciato, mi ero permesso di suggerirgli che si trattava di un errore far riposare un atleta regolare ed affidabile come lui in un giorno in cui c’era da disputare un solo turno per poi, presumibilmente, sottoporlo ad uno stressante doppio impegno giornaliero nei turni successivi. Infatti, il riscontro non è per niente positivo. La nostra prima scacchiera, Mladen Palac, non va oltre la patta contro il suo omologo e compatriota Miso Cebalo e la doppia, inopinata sconfitta di Piero Mazzilli e Mario Ferro contro i rispettivi avversari, inferiori sulla carta, rende vana la brillante prestazione del subentrante Renzo Ramondino, che ha la meglio sul suo più quotato avversario. 2½ a 1½, il risultato a favore dei sorprendenti veneti, che ci ricaccia in ottava posizione. Anche se ancora non lo sappiamo, il podio lo perdiamo in questa partita. Sarebbe bastato anche solo una patta di Piero o di Mario… Per noi strada nuovamente tutta in salita, con i migliori ormai, irrimediabilmente lontani, almeno così pensiamo in quel momento. Andrea, a sera, mi manifesta tutta la sua pena per i sogni di gloria ormai volati via… Ma questa sarà l’ultima battuta d’arresto prima del turno finale e lui ed anche noi ancora non lo sappiamo e per questo ci sentiamo tanto delusi… Nel frattempo, lo scontro al vertice tra Padova e Modena si conclude con il trionfo dei primi e la disfatta dei secondi, disfatta frutto di un clamoroso errore, tenere a riposo Lexy Ortega, che si rivelerà a fine torneo il più micidiale ed efficiente tra tutti i GM presenti, lasciato al palo proprio nell’incontro in cui si fronteggiavano gli avversari più forti…
Il quarto turno per noi non sembra proibitivo. Siamo opposti al C.S.B. V.I.P. The Sign Bologna, che appare abbordabile. Ma forse, ancora un po’ traumatizzati della brutta sconfitta del giorno avanti, non è che andiamo proprio benissimo: Mladen patta contro la prima scacchiera avversaria, Artem Gilevych, Piero e Mario lo imitano con i rispettivi avversari ed è solo la brillante vittoria del rientrante Andrea contro il russo Boris Begelman ad assicurarci il successo nel turno. Che, giunto in concomitanza con una serie di pareggi tra le squadre che ci precedono, ci consente di risalire in quinta posizione nella classifica generale. Il primo posto, però appare ormai andato. La squadra di Padova, forte della debordante legione straniera di cui si avvale, domina la classifica generale con 4 vittorie su 4, l’ultima delle quali contro i veneti di Arzignano, spianati 4 a 0 dopo aver dato il meglio di sé contro di noi! La concorrenza appare distrutta. L’unica squadra che poteva, forse, impensierirli, Chieti, dopo il successo primo turno, è stata bloccata sul pari prima da noi (che nell’occasione abbiamo ricevuto tanti complimenti e felicitazioni dai capi-team patavini), poi dai quotati napoletani del Partenopea Westend, infine, al quarto turno, si è scannata in uno scontro all’ultimo sangue contro Modena, 2 a 2 e senza una sola patta: nella mattanza ci hanno lasciato le penne, tra gli altri, la prima scacchiera modenese Sabino Brunello, ed i GM teatini Axel Rombaldoni e Carlos Garcia Palermo, autore dell’unica sconfitta del nostro Andrea.
Al quinto turno lo scontro al vertice è tra Padova e la sorprendente squadra dell’A.S.D. Arrocco Chess Club A Montesilvano, che, zitta zitta, con a carico una sola, anche se durissima sconfitta contro Modena, è riuscita sin lì però a vincere le altre tre partite e si trova ora al secondo posto assoluto, in solitudine. E contro il dorato team patavino l’esaltante avventura degli abruzzesi continua, grazie soprattutto allo stupefacente successo del FM Nicola Altini contro il tanto celebrato quanto deludente GM francese Maxime Vachier-Lagrave (ELO 2762). 2 a 2 finale e trono dei predestinati alla vittoria che inizia, forse, a vacillare… E noi? Noi benissimo. Radiamo al suolo senza la minima difficoltà i perugini della Euro Scacchi, con le vittorie di Mladen ed Andrea e le patte di Mario e Renzo: 3 a 1 e quarto posto in classifica generale a pari merito con la seconda, la terza e la quinta, ossia Modena, Chieti e Montesilvano. Ed abbiamo pure il piacere e l’onore di giocarci il sesto turno addirittura in prima scacchiera!
C’è, però, un piccolo, insignificante, particolare: dall’altra parte ci stanno quelli di Obiettivo Risarcimento che si sono un pochino “squietati” per il non previsto pareggio al quale sono stati costretti nel turno precedente. Sulla carta è 4 a 0 netto: sua maestà Vachier-Lagrave sovrasta di quasi 200 punti Mladen, Piero cede 150 punti a Michele Godena, Mario è sotto di poco più di 250 punti rispetto a Danyyil Dvirnyy, mentre Andrea è seppellito sotto uno svantaggio di ben 272 punti rispetto al numero 1 italiano per ELO (Caruana a parte), Daniele Vocaturo. Leonida, alle Termopili, aveva più speranze…
Ma i miracoli, a volte, si avverano ed è bello quando si avverano in favore nostro… Accade così che Mladen, dimostrandosi imbattibile, patta tranquillamente col deludentissimo francese, imitato da Piero, che costringe al pari il celebrato veterano Godena, mentre il meglio, per noi, deve ancora venire… Meglio che è costituito, per cominciare, dal fatto che Mario distrugge, incredibilmente, Dvirnyy, portando la squadra sul 2 a 1, mentre è ancora in corso la partita tra Vocaturo ed il nostro Andrea. Seguendo on-line la partita mossa dopo mossa, notiamo che il nostro amico progressivamente è schiacciato e sospinto all’angolo da un avversario in chiara superiorità. Considerando già la prevedibile sconfitta di Andrea, ci consoliamo, però, pensando che ciò comporterebbe, comunque, un soddisfacente 2 a 2 finale contro i mostri patavini. E la cosa ci sta più che bene… Ma ad un certo punto accade l’inimmaginabile. Andrea, con l’ultima mossa possibile rimastagli, dà doppio scacco a re e regina avversari con la sua regina, la quale, però non è guardata da alcun pezzo amico (pezzo che, comunque, a parte qualche timido ed indifeso pedone, non esiste più, dato il fatto che Vocaturo si è spazzolato tutta la dotazione di Andrea). La successiva mossa di Vocaturo è, però, forzata: è costretto a mangiare la regina di Andrea per togliersi dallo scacco. Lo fa e… si ritrova, in posizione di stallo! –.Fantastica mossa pattosa! – commenta in diretta mio figlio Federico, che coniuga, con questa esclamazione, la sua già notevole abilità scacchistica con la pirotecnica creatività linguistica tipica di un bambino di sette anni! Analogo tono frizzante usano nei loro post inseriti a raffica nello spazio dei commenti, da loro quasi totalmente monopolizzato, i nostri sanguigni Michel e Cristoforo che per tutto il week-end hanno penato e gioito come due pazzi… Mi riferisce Andrea che al materializzarsi dell’incredibile patta si è ritrovato ad essere subissato (ed anche imbarazzato, immaginiamo, data la modestia che lo contraddistingue) dai complimenti di tutte quante le decine e decine di persone che si erano assiepate attorno alla scacchiera dove era in corso l’interminabile ed avvincente match. Gli unici a non complimentarsi sono i responsabili della squadra di Padova, forse non proprio il massimo in quanto a spirito sportivo… Nel frattempo Chieti e Modena si sbarazzano facilmente dei rispettivi avversari e, pertanto alla vigilia dell’ultimo turno in testa c’è un’ammucchiata di ben quattro squadre appaiate a 9 punti, Padova, Modena, Chieti e, incredibilmente, noi!!! Siamo però ufficialmente quarti a causa dei “misteri dolorosi” del bucholz…
Possiamo ancora vincere, ma la combinazione buona per noi è complicata da verificarsi: dobbiamo vincere contro Modena, sperando che, nel frattempo, Padova e Chieti pareggino Ma la (ex, grazie a noi) invencible armada di Padova, gioca col sangue agli occhi contro Chieti, fino a quel momento imbattuta e la travolge in un lampo, col punteggio di 3½ a ½. Dato ciò, se battiamo Modena siamo secondi, se invece pattiamo, siamo terzi. A questo punto la sconfitta, ormai, non la consideriamo nemmeno… Non viene, però, osservato il “sacro” principio “squadra che vince, non si cambia”. In formazione non viene infatti schierato Mario Ferro ed al suo posto c’è Renzo Ramondino, il quale è bravissimo, certamente, ma sullo stato di grazia e l’esaltazione positiva di Mario, principale artefice dell’incredibile vittoria contro Padova, ci si poteva, francamente, contare di più… Ma le cose non si mettono affatto male. Patta di Mladen contro Brunello, Piero patta anche lui contro il polacco Swiercz, che lo sovrasta di circa 270 punti, mentre a sua volta Andrea ferma la striscia vincente di Lexy Ortega, fino a quel momento sempre vittorioso, inchiodandolo sul pari… Rimane Renzo, che contro Carlo D’Amore, che ha oltre 300 punti più di lui, ad un certo punto sta addirittura vincendo. Sembra la replica, pazzesca, esaltante, dell’incredibile sesto turno contro Padova, ma una improvvida distrazione nel momento decisivo, ribalta la partita ed il nostro, alla fine, cede. Pertanto, a tal punto, veniamo sconfitti di misura, 2½ a 1½ e siamo al quarto posto assoluto nella classifica finale con 9 punti, dietro Padova e Modena, appaiate ad 11 punti, ma con vittoria data ai primi ed alla pari con Chieti, che però è davanti a noi per un’inezia.
Piccolo, particolare, siamo pure qualificati per la Coppa dei Campioni. Bazzecole… Risultato da sottoscrivere col sangue in partenza, ma che, per come si erano messe le cose fino a cinque minuti prima della fine, lascia un po’ l’amaro in bocca… Rimane comunque l’impresa, esaltante, compiuta da un pugno di ragazzi che giocano part-time (a parte Mladen, ma la prima scacchiera era necessario fosse adeguatamente presidiata da un tipo del suo valore), ma che formano una squadra compatta, coesa e solidale contro una sfilza di celebrati GM che giocano ognuno per conto suo…
Per andare ai risultati dei singoli, Mladen Palac si afferma come miglior prima scacchiera di tutto il torneo, imbattuto e con 4½ su 7, Piero Mazzilli si dimostra una sicurezza in seconda scacchiera con una serie di esaltanti patte contro rinomati GM, Andrea si piazza all’undicesimo posto assoluto per punti conseguiti (4 su 6), fornendo una prestazione da 2469 punti, Mario Ferro è autore di due punti pesantissimi contro Chieti e Padova, che gli valgono la conquista del titolo di FM, Renzo Ramondino fa anche lui sua parte quando è chiamato e per un pelo non diventa l’eroe che assicura il punto decisivo per il podio, in quell’ultima decisiva, maledetta partita contro Modena. Nessuno dei nostri patisce più di una sconfitta individuale in tutto il torneo. Tutti bravisssssimi! Ed a questo punto, cosa vuoi di più dalla vita?”